XXX domenica del tempo ordinario

  • 0
  • 124 visualizzazioni

Nella prima lettura come nel salmo veniamo subito attratti dall’immagine di un Dio che rivela la sua giustizia nell’ascolto delle preghiere dei miseri, di chi si abbandona a Lui con totale fiducia.

Nella pericope evangelica ci sono due figure che molte volte rispecchiano la nostra identità, che in qualche modo coesistono in noi: quella del pubblicano e quella del fariseo.

Il primo è un peccatore, si rende conto che Dio può salvarlo dalle sue miserie, mentre il secondo si mette al cospetto degli uomini, disprezzando gli altri, considerandosi quasi perfetto.

A volte noi viviamo in questa tensione: da una parte il nostro cuore grida che Dio ci salvi, dall’altra chiediamo molte volte al Signore che ci salvi più di altri, in quanto credenti osservanti e fedeli.
Preghiamo il Signore per il dono del timore, essenziale per una preghiera autentica e per una vita che continuamente cerchi di corrispondere all’amore infinito del Padre attraverso la fede e le opere di carità.

Altra delega a consigliere di maggioranza
Articolo Precedente Altra delega a consigliere di maggioranza
Completamente privo di una segnaletica turistica/monumentale il centro antico
Prossimo Articolo Completamente privo di una segnaletica turistica/monumentale il centro antico
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.