Ci ha lasciati Gerardo

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Solo a rito funebre compiuto abbiamo appreso della scomparsa, all’età di 76 anni, del caro Gerardo NARDO’, nostro assiduo e silenzioso collaboratore nelle più importanti attività giornalistiche del mensile “inCittà” e anche assiduo frequentatore delle cerimonie religiose presso la nostra chiesa di San Giovanni Battista.

Ne siamo costernati e particolarmente addolorati per la inaspettata circostanza che ha procurato in tutti noi, appena appresa la triste notizia, uno stato di profonda commozione. Già perché Gerardo era un uomo pio e mite al punto da far avvertire la sua partecipazione al lovoro editoriale di gruppo, quando il giornale era ancora in veste cartacea, a mò di presenza figurata.

Tuttavia, il suo apporto di indagine e di investigazione di fatti e avvenimenti cittadini era non solo accurato e sostanziale ma, altresì, qualitativamente apprezzato per la concretezza ricognitiva cui era animato, specie quando la sua ricerca si indirizzava a rilevare gli aspetti socio-economici del nostro territorio. Di lui ricordiamo, infatti, il censimento e gli appellativi dati alle fontanine installate nell’area abitativa, a ridosso del primo decennio del ‘900, e la costruzione della rete idrica dell’Acquedotto Pugliese.

La sua opera più prestigiosa, anche per il rilevante contesto storico rappresentato, è stata quella condotta con il suo amico Giuseppe Dagostino, riguardo all’insediamento dello stabilimento delle acciaierie e ferriere a Giovinazzo, alla sua evoluzione industriale e inarrestabile decadenza. Ben 23 inserzioni, nel periodo editoriale da gennaio 2011 a novembre 2012 di “in Città”, caratterizzarono l’elaborazione di quello studio e la riassunzione storica di detta fabbrica, mediante l’approfondimento delle varie fasi della produzione industriale del polo metallurgico giovinazzese, attraverso le testimonianze dirette degli operai e delle maestranze della fabbrica, sopravvissuti agli inizi del terzo millennio.

L’intenso e articolato lavoro di acquisizione di dati e notizie di vita operosa all’interno dell’area produttiva, come pure le vicissitudini del mercato siderurgico, negli anni ’80 del secolo scorso, e lo stesso declino aziendale, correlato agli esponenti di spicco della società di proprietà della famiglia Scianatico, furono raccolti in un opuscolo dal titolo “Acciaierie e FerrierePugliesi: Un’identità perduta?”,pubblicato a cura della Redazione del giornale all’interno della rassegna di “Librincittà”. Il Libro-inchiesta riscontrò un successo notevole sin dalla sua presentazione, organizzata dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine presso la chiesa di San Giovanni Battista, il 5 dicembre 2015, e con l’intervento illustrativo dell’allora Direttore Filippo D’Attolico.

Oltre ai ricordi -che annoveremo sempre cari- e all’affetto, che ci ha legato a Gerardo, vorremmo rendere, con il nostro saluto, meritato riconoscimento a una persona che ha mostrato notevole dedizione all’impegno giornalistico che, da decenni, pratica l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine. Al tempo stesso sentiamo di dover porgere un commosso abbraccio alla moglie Piera e ai figli Katia, Giuseppe e Adriana che auspichiamo di poter incontrare prossimamente in occasione della S. Messa che abbiamo preordinato di celebrare presso la Chiesa di San Giovanni Battista, a cura dell’Assistente Spirituale, Don Andrea Azzollini, in suffragio dell’amico Gerardo che ricordiamo essere stato particolarmente devoto del SS. Sacramento.

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