Bonvino e Mastandrea, giovani atleti crescono

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Inizia a tutta velocità il 2022 per Antonio Bonvino e Giuseppe Mastandrea, entrambi corridori dell’Asd Atletica Fiamma Giovinazzo. Allenamento, fatica, costanza e tanta passione per i due giovani atleti allenati da Gennaro Bonvino. Buoni i piazzamenti di entrambi al Meeting Nazionale di Ancona il 27 gennaio: Bonvino (classe 2004) ha firmato la migliore prestazione italiana stagionale nella categoria Juniores nella specialità 3000 metri indoor e Mastandrea (2005) si è piazzato 30esimo nella classifica italiana, categoria allievi, negli 800 metri sempre indoor. Non “la gara”, ma solo una delle tante tappe di preparazione in vista del Campionato Nazionale di cross di Trieste che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 marzo.
«Le specialità cross e indoor sono molto diverse tra loro- spiega il loro allenatore Bonvino senior– ma è fondamentale che possano allenarsi e misurarsi anche in competizioni totalmente differenti. Se in pista il percorso è molto più lineare, diversa è la corsa campestre in cui occorre misurarsi sia con gli avversari che con gli ostacoli. È importante si abituino a saltare i tronchi, trovare le buche, e a vedersela anche con ostacoli artificiali. Prima ci si abitua e meglio è: le campestri d’altronde sono belle proprio per questo».

Fondamentale allenarsi ogni giorno e gareggiare il più possibile.
«Sono contento di come stanno lavorando in pista, lo si vede anche dai risultati che hanno raggiunto in gara a gennaio. Antonio tra gli Juniores è giunto sesto nella specialità 6 chilometri al Cross Campaccio Internazionale a San Giorgio sul Legnano e secondo negli 8 chilometri agli assoluti del Campionato Regionale di cross tenutosi a Palo del Colle. Anche Giuseppe si sta comportando bene: sono sicuro che domenica prossima al Meeting Nazionale di Ponticelli, negli 800 metri indoor, farà molto bene».

Sotto quale aspetto devono migliorare?
«Sono diversi tra loro: ad Antonio devi ripetere più volte cosa fare, mentre Giuseppe esegue immediatamente il consiglio impartito. Devono migliorare un po’ sotto il profilo tecnico ma sono ottimista, altrimenti non li allenerei (sorride Bonvino, ndg). Non mancano i momenti di stanchezza e di delusione, ma li motivo invitandoli a seguire i loro sogni: entrare in un gruppo sportivo militare e vincere una medaglia ai campionati italiani».

Ne sanno qualcosa i loro idoli mezzofondisti, Jacob Ingebrigtsen per Giuseppe e Yeman Crippa per Antonio, che di strada ne hanno fatta prima di raggiungere i loro sogni.
D’altronde lo sport assomiglia terribilmente alla vita: una corsa ad ostacoli in cui vince chi è più determinato. E questo Mastandrea e Bonvino lo hanno già capito.

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