Claudia Cardinale, talento mediterraneo

  • 0
  • 204 visualizzazioni

Lo scorso 23 settembre si è spenta l’attrice italiana Claudia Cardinale a Nemours, cittadina nei pressi di Parigi, dove viveva da tempo. Aveva 87 anni.

Icona del cinema degli anni Sessanta, è stata ricordata dai media non solo italiani e francesi, ma di tutto il mondo come Variety per cui è la star de La pantera rosa. Libération le ha dedicato la copertina del 25 settembre celebrandola come “Impériale Cardinale” e attrice magnetica. Ed era proprio così perché Claudia Cardinale era l’epicentro di ogni film in cui recitava e ogni sua apparizione sullo schermo rubava l’attenzione del pubblico alla scena. Sergio Leone, che l’ha diretta in C’era una volta il West nel 1968, dichiarò che “lei è il motore centrale di tutta la vicenda.” Mentre per il regista piemontese Mario Soldati era la cosa migliore de Il gattopardo, forse perché aveva rifiutato di dirigere lui il film e insoddisfatto del risultato di Visconti.

Il 1963 è stato, infatti, un anno di svolta per il cinema italiano e per la Cardinale stessa che ne era la protagonista. Anno sia di 8 ½ che dell’adattamento del romanzo riscoperto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Claudia Cardinale appare come una visione nel primo diretto da Federico Fellini e nel secondo incarna una figura danzante che smuove l’aristocratica compostezza destinata di lì a poco a scomparire. La coppia Cardinale-Delon (Alain) che giocava a nascondino nelle stanze di un palazzo nobiliare contribuì a svecchiare quell’atmosfera. Lei ha interpretato Sandra in un altro film del regista rivale di Fellini, Luchino Visconti, ossia Vaghe stelle dell’orsa (1965), girato nella vecchia Etruria.

Al secolo Claude Joséphine Rose Cardinale, Claudia Cardinale nacque a La Goletta in Tunisia da genitori di origine siciliana. I suoi primi lavori includono un cortometraggio del regista bretone René Vautier, Les anneaux d’or (1956), e un adattamento del francese Jacques Baratier, Goha (1958).

Nel corso della sua carriera ha collaborato con i registri più celebri come Valerio Zurlini in La ragazza con la valigia (1961), Luigi Comencini in La ragazza di Bube (1963) e tanti altri. Di recente, l’autore Francesco Piccolo ne aveva raccontato nel libro La bella confusione (Einaudi, 2023).

Sofia Fasano

[VIDEO] Un viaggio nel tempo al Museo Civico Archeologico “Grazia e Pietro Di Donna” di Rutigliano (BA)
Articolo Precedente [VIDEO] Un viaggio nel tempo al Museo Civico Archeologico “Grazia e Pietro Di Donna” di Rutigliano (BA)
Papa Leone ha ricevuto in udienza i membri del Sinodo della Chiesa Armena Cattolica
Prossimo Articolo Papa Leone ha ricevuto in udienza i membri del Sinodo della Chiesa Armena Cattolica
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.