La cattedrale di San Nicola di Mira a Lungro ha ospitato sabato 30 agosto 2025 l’annuale Assemblea Diocesana dell’Eparchia degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale. L’evento, presieduto da S.E.rev. Mons. Donato Oliverio, vescovo, ha riunito presbiteri, diaconi, religiose e fedeli laici in un momento di riflessione comunitaria e condivisione pastorale che ha lasciato un segno profondo in tutti i partecipanti. Tema scelto per la giornata è stato: “Ciò che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi» (1Gv 1,3). Portare Cristo nelle vene dell’umanità: protagonisti dell’Evangelizzazione”.
In mattinata, dopo la Divina Liturgia delle ore 8:00 alle ore 10:30 si è tenuta la relazione di S. E. Rev. Mons. Giuseppe Alberti, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi dal titolo “Annunciare Cristo nel mondo di oggi“. Nella sua ampia dissertazione e il prelato di origini padovane, ha voluto sottolineare sottolineare tre momenti chiave per l’evangelizzazione: ovvero l’esperienza, la Liturgia e la preghiera, come momenti fattuali della vita del Cristiano che deve impegnarsi a portare Cristo, ponendosi al servizio della Comunità. Per farlo l’uomo è invitato a deporre, come afferma San Gregorio di Nissa, le tuniche di pelle che sono un ostacolo alla piena adesione a Dio, ma anche come un mezzo attraverso cui l’uomo può liberamente tornare a Lui, spogliandosi della mentalità carnale e aderendo a Cristo. L’uomo nuovo, dunque, per essere annunciatore di Cristo deve spogliarsi delle vecchie vesti e del rivestirsi della nuova veste.
Il momento più emozionante dell’Assemblea è arrivato all’ora sesta, ovvero le 12,00 in punto, quando il vescovo ha annunciato pubblicamente la nomina episcopale di Papàs Raffaele De Angelis a nuovo vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi di Sicilia, una notizia giunta attraverso i consueti canali dalla Nunziatura Apostolica in Italia e che ha riempito di gioia l’intera comunità presente. La nomina rappresenta un momento storico per le comunità italo-albanesi, poiché padre De Angelis diventa il primo vescovo nominato da Papa Leone XIV per una diocesi siciliana, succedendo al S.Em. il card. Francesco Montenegro che finora aveva retto l’amministrazione apostolica.
Nel corso dell’assemblea, che per la diocesi è la 38°, il vescovo Donato ha anche condiviso alcuni contenuti della sua lettera pastorale che aveva preparato per l’occasione, documento che ha messo in luce le sfide e le opportunità che attendono le comunità italo-albanesi nel contesto ecclesiale contemporaneo. Tema della lettera è stato: “L’Eparchia di Lungro e l’oggi della salvezza cristiana. Portare Cristo ‘nelle vene’ del nostro popolo.” La lettera ha sottolineato l’importanza di mantenere vive le tradizioni liturgiche e spirituali bizantine, patrimonio prezioso che queste comunità custodiscono da secoli, mentre si aprono alle necessità pastorali del territorio e alle sfide dell’evangelizzazione moderna. Particolare enfasi è stata posta sulla necessità di formare le nuove generazioni nella ricchezza della tradizione orientale, valorizzando al contempo il dialogo ecumenico e l’apertura missionaria che caratterizza la Chiesa cattolica di rito bizantino. Mons. Oliverio ha espresso la convinzione che le Chiese italo-albanesi abbiano un grande avvenire, tanto dal punto di vista spirituale e religioso quanto da quello culturale e umano, evidenziando come queste comunità rappresentino un ponte naturale tra Oriente e Occidente cristiano. In questo senso è stata, quindi, presentata anche la nomina di papàs Raffaele De Angelis come segno di questa vitalità e come opportunità per rafforzare i legami tra le diverse eparchie italo-albanesi, creando una rete di collaborazione e sostegno reciproco che possa affrontare con maggiore efficacia le sfide del futuro.
L’assemblea ha visto anche la partecipazione significativa di una delegazione della comunità parrocchiale di San Giovanni Crisostomo di Bari, guidata dal viceparroco papàs Antonio Calisi, allo stesso modo, l’amministratore parrocchiale papàs Giampiero Vaccaro ha fraternamente accolto i convenuti dalla Puglia. Per padre Calisi, questa presenza all’assemblea diocesana ha rappresentato un momento particolarmente significativo, essendo la prima volta che, da quando è stato ordinato presbitero, ha preso parte a questo occasione di incontro annuale dell’Eparchia. La sua partecipazione testimonia la volontà delle comunità bizantine sparse sul territorio nazionale di mantenere saldi i legami con la casa madre e di partecipare attivamente alla vita diocesana, nonostante le distanze geografiche. La presenza della delegazione barese ha arricchito l’assemblea e l’avv. Paolo Scagliarini è intervenuto magistralmente nel dibattito portando l’esperienza e le specificità di una comunità che vive la propria identità bizantina in un contesto urbano diverso forse diverso da quello delle comunità storiche calabresi, ma con la stessa passione e dedizione per la preservazione delle tradizioni dell’Orientali cristiano.
Carlo Coppola









