L’Europa avrà un commissario per il benessere animale

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Sono state pubblicate da pochi giorni le proposte di nomina per i prossimi commissari Ue da parte di Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea. A tal proposito è stato compiuto un passo fondamentale e di importanza storica per i diritti degli animali, assegnando a un commissario la delega al benessere animale, ruolo per cui al momento è candidato l’ungherese Olivér Várhely. Circa un anno fa era stata presentata al Parlamento e alla Commissione Ue una petizione a sostegno dell’istituzione di tale figura, la quale aveva raggiunto 310 mila firme di cittadini.

Nel marzo 2021 fu lanciata dall’organizzazione belga GAIA la campagna #EUforanimals, finalizzata ad una maggiore salvaguardia dell’interesse degli animali, affermando tale responsabilità per mezzo di un commissario europeo. Grazie al sostegno di migliaia di cittadini e a oltre 191 eurodeputati, la campagna si è conclusa a ottobre 2023 con la presentazione dell’istanza.
Già nel 1974 venne adottata dall’Unione Europea una legislazione concernente le condizioni di vita e il trattamento da riservare agli animali, grazie a cui erano stati apportati notevoli miglioramenti. Gli interessi dell’industria, tuttavia, hanno prevalso negli ultimi anni a sfavore degli animali che vivono negli allevamenti.
Un recente riscontro dell’Eurobarometro evidenzia, inoltre, come gli europei abbiano a cuore la salute degli animali: l’84% delle persone, infatti, vorrebbe che il benessere del bestiame allevato a scopo alimentare fosse più tutelato.
A partire dalla politica è possibile operare miglioramenti negli ecosistemi e rendere la cittadinanza più consapevole dei propri consumi e scelte. I danni non colpiscono soltanto il mondo animale, ma anche l’ambiente: un esempio legato alla realtà degli allevamenti è che la produzione di un chilo di carne bovina richiede 15000 litri d’acqua, molta di più di quella necessaria per produrre vegetali; così come sappiamo dalle indagini ISPRA gli allevamenti intensivi causano il 75% di tutte le emissioni di ammoniaca in Italia, configurandosi come la seconda fonte di polveri sottili in Italia, inquinanti nocivi per la nostra salute.
Maria Elide Lovero
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