Le donne che hanno fatto la storia, Mary Shelley

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<Fu in una cupa notte di novembre…> Così inizia “Frankenstein”, il celebre romanzo di una scrittrice londinese Mary Shelley.  Figlia di due filosofi, la femminista Mary Wollstonecraft e William Godwin, Mary era una ragazza liberale, ribelle, emancipata, metteva in discussione quanto stabilito e non faceva mai nulla senza prima chiedersi il perché. 

Scorrendo tra le vicende umane di Mary troviamo gioie poco durature e tanta tristezza e paura, tutte emozioni che si riversano nelle sue opere letterarie. 

Rimasta sola con il padre, Mary ebbe un’infanzia felice fino a quando il signor Godwin decise di risposarsi con Mary Jane Clairmont con cui la scrittrice non ebbe mai un buon rapporto. 

Mary non ricevette un’educazione formale come si può pensare, ma lo stimolo intellettuale non era carente: la casa di Godwin fu visitata continuamente da alcuni dei filosofi e scrittori più influenti del tempo tra cui William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge (due dei più significativi esponenti della prima generazione di romantici in Inghilterra).

Intorno al 1814 Mary incontrò il poeta romantico Percy Bysshe Shelley e iniziarono una relazione fortemente ostacolata dal padre di Mary perché il poeta era già sposato e aveva due figli. Per questo motivo i due fuggirono fino a ritrovarsi in Svizzera insieme ad alcuni intellettuali conosciuti per le loro idee rivoluzionarie tra cui Lord Byron. Fu quest’ultimo a proporre agli amici di scrivere ciascuno una storia horror per sfuggire al maltempo che caratterizzò l’estate del 1816 e quella di Mary fu la migliore. Nonostante lei avesse solo 19 anni quando raccontò la sua storia tutti i presenti sbiancarono e probabilmente si lasciarono sfuggire alcune esclamazioni di stupore, paura e raccapriccio. E ne avevano tutte le ragioni! Mary aveva immaginato un mostro giallognolo, agile e veloce, costituito da pezzi di cadaveri e portato in vita dalla scarica di un fulmine. 

La sua storia si dimostrò migliore anche dal “Il vampiro” inventata da un altro ospite, il Dott. John William Polidori, tant’è che viene considerata oggi come il primo vero romanzo di fantascienza. 

“Frankestein” ha sempre suscitato un grande fascino nell’immaginario collettivo e nel corso degli anni è stato oggetto di rappresentazioni teatrali e cinematografiche. Una delle versioni cinematografiche più recenti è “Frankenstein di Mary Shelley” del 1994 diretto da Kenneth Branagh.

Mary Shelley è conosciuta come la donna che raccontava storie di mostri ma tante altre sono le sue opere che meritano di essere lette. Per decenni l’opera di Mary rimase molto in ombra, oscurata dalla figura del marito e la sua rivalutazione è avvenuta molto lentamente. 

Angelica Caputo

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