A GIOVINAZZO IL SINDACO SOSPENDE, PER TUTTO AGOSTO , I LAVORI SULLE STRADE VICINALI E IMPONE LA MESSA IN SICUREZZA DEI CANTIERI STRADALI

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sospesi lavori strade giovinazzo
sospesi lavori strade giovinazzo

Non c’è che dire, il dott. Sollecito ha avvertito l’esigenza di tutelare l’incolumità dei cittadini, nonché dei turisti che visitano il borgo, da eventuali rischi derivanti dalle tante opere sulla rete stradale, come pure da qualsiasi cantiere attivo che interferisca con la circolazione veicolare. L’ha fatto, adottando l’Ordinanza contingibile ed urgente, n. 34 del 24.07.2023, a mezzo della quale ha disposto il fermo per il periodo, 28 luglio – 27 agosto, delle attività in corso sulle strade vicinali, oltre la linea ferroviaria. Ha, altresì, imposto, con lo stesso dispositivo, la messa in sicurezza di ogni cantiere che condizioni il traffico veicolare cittadino con l’apposizione di segnaletica adeguata, a norma del D.M. 10.07.2002 e possibili ripristini anche provvisori.

Il potere del Sindaco di emanare tale Ordinanza contingibile e urgente è di fatto nella previsione dell’art. 54 del D.Lgs. 16 aprile 2000, n. 267 (c.d. TUEL). Tant’è che, come precisato dallo stesso dott. Sollecito, il suo intervento rientra nei poteri extra ordinem cui ha ritenuto dover far ricorso per fronteggiare una situazione eccezionale di pericolo pubblico, potendo derogare alla disciplina normativa nazionale ma, pur sempre, nel rispetto dei principi generali dell’Ordinamento giuridico.

Per cui, affermando che, nell’attualità, anche in relazione alla stretta tempistica della conoscenza avuta, sussistono, sulla rete stradale cittadina, possibili situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, senza, comunque, darne puntuale indicazione, ha adottato l’Ordinanza, in parola, rilevando l’idoneità della stessa a neutralizzare i temuti rischi in danno a residenti e turisti.

Stante la norma dell’art. 54 del TUEL, due sono i presupposti per poter esercitare un tale potere straordinario: la contingibilità e l’urgenza. Il carattere della contingibilità è dato dal prodursi di una circostanza, del tutto imprevedibile ed eccezionale, che metta a rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica, rispetto alla quale i mezzi giuridici ordinari, a disposizione, appaiono inadatti a evitarla. Circa poi la caratteristica dell’urgenza starebbe, invece, ad indicare la previsione del concretarsi di un reale pericolo che deve essere fronteggiato immediatamente.

Ora, a ben considerare, non mi pare che, in modo del tutto inaspettato ed all’improvviso, siano insorti cantieri sulla rete stradale cittadina che suscitino preoccupazione per la sicurezza cittadina, tali, peraltro da richiedere l’urgente intervento ordinatorio dell’autorità sindacale. E’ da tempo, infatti, che serpeggia un diffuso malcontento della popolazione per i gravi intralci presenti in diverse localizzazioni, anche del centro, e per gli inconvenienti che si lamentano a causa delle frammentate lavorazioni sul corpo stradale, ad opera di distinte imprese per conto di gestori di utenze pubbliche. E, certamente, per lo più trattasi di grossi scavi e di lavori di canalizzazioni di condotte delle varie reti di servizi pubblici, comunque, preventivamente autorizzate dall’ufficio comunale che ha competenza in materia. Nè posso immaginare che il dare il via a lavori su strade comunali non sia stato preceduto da accordi tecnici e intese preventive tra l’impresa appaltatrice e l’Ufficio preposto per concertare gli interventi in ragione delle interferenze degli stessi con la circolazione veicolare ma, soprattutto, al fine dell’accertarsi della predisposizione di un piano operativo delle esecuzioni, che definisca i tempi e le fasi di lavorazione e gli accorgimenti da porre in essere per la sicurezza all’esterno dei cantieri (art. 21 del Nuovo Codice della Strada).

Dunque, pare strano che ci si sia accorti solo a metà luglio di questa situazione di condizionamento della circolazione veicolare e pedonale e degli eventuali rischi di danno a cose e persone, quando già, da diversi mesi, viene lamentata, senza che ci sia stato un concreto prodursi di iniziative per gestire, al meglio, i fattori di pericolo connessi al prodursi di tali opere stradali.

Forse il dott. Sollecito avrà valutato l‘accentuarsi inaspettato del pericolo per l’incolumità pubblica in concomitanza della prosecuzione di dette lavorazioni nel periodo estivo, quando la circolazione veicolare è più intensa? Da qui, dunque, la decisione di adottare un provvedimento ordinatorio per disporre la sospensione immediata, per tutto il periodo agostano, di ogni intervento lavorativo sulle strade, al fine di non creare intralci alla circolazione stradale nel periodo di maggior traffico veicolare.

Non si può disconoscere, tuttavia, che una attenta calendarizzazione e concertazione di programma di tali attività sarebbe stato utile ad evitare che le lavorazioni continuassero nel mese di agosto, potendo impedire, nelle vie ordinarie, che queste si prolungassero anche nel periodo estivo.

E poi perché la sospensione delle attività ha a riguardare solo le lavorazioni sulle strade comunali oltre la linea ferroviaria, forse i cantieri al centro cittadino sono stati già chiusi?

Così pure per quel che riguarda il secondo punto dell’Ordinanza, cioè l’obbligo di mettere in sicurezza qualsiasi cantiere entro il 28 luglio, non è forse un adempimento corrente, vigente da sempre a carico delle ditte che operano i lavori sulle strade demaniali? Procedere al ripristino delle aree sottoposte a cantieri di canalizzazioni impiantistiche non è forse un obbligo di tutte le imprese che ne eseguono gli interventi in modo da ristabilire, nei tempi previsionati e concordati con l’Ente proprietario delle strade, la regolarità del traffico veicolare e il libero transito dei pedoni?

Debbo forse dedurre che, mancando un’azione di specifica vigilanza a che questi cantieri, da tempo in essere, rispettassero le disposizioni legislative, si sia deciso di coinvolgere l’autorità sindacale ad adottare una Ordinanza, a norma dell’art. 54 TUEL, al fine anche di potere eseguire le possibili contestazione delle infrazioni per poi addivenire ad applicare le dovute sanzioni?

Ma, a parte questa nota cronistica, circa l’inappropriatezza dell’Ordinanza, è oltremodo importante che gli interventi di ripristino, prescritti in Ordinanza, siano eseguiti in maniera quanto mai adeguata, usando cioè materiali di riempimento tali da evitare il verificarsi di cedimenti del manto stradale posizionato sulle parti che sono state oggetto di scasso e di perforazione.

Si può dire che questo accade, osservando i tanti rifacimenti stradali già portati a termine? Purtroppo, su questo punto, neppure un provvedimento ordinatorio sindacale può risultare risolutorio quanto efficace.

Giuseppe Maldarella

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