TERMINATO IL RESTYLING DI VIA S. MARIA DEGLI ANGELI SENZA AVER RIPRISTINATO IL BASOLATO PIU’ DISSESTATO

  • 0
  • 318 visualizzazioni

Si deve ritenere, ormai, conclusa la manutenzione della pavimentazione di via S. Maria degli Angeli che ha riguardato la sezione stradale dalla piazzetta retrostante l’omonima chiesa fino all’intersezione di via S. Giuseppe. Mi porta a trarre questa conclusione giacchè è stato da poco smantellato del tutto il cantiere, impiantato agli inizi di febbraio scorso, tranne l’area della piazzetta che ne delimita l’edificio sacro, anche questa sottoposta a completo rifacimento.

Si è trattato di un’opera che gli amministratori, a inizio lavori, hanno annunciato essere il primo step del più vasto programma di sistemazione della rete stradale del centro storico, reso possibile con il contributo di € 373.643,11 del Progetto regionale denominato “Strada per Strada 2021”. Un intervento questo dai non chiari contorni, perché, come ho avuto modo di segnalare con il mio precedente scritto dal titolo Progetto Regionale -Strada per Srada- un restyling di arterie cittadine ancora non percepibile”  non si hanno informazioni precise circa l’esatta definizione progettuale e le procedure d’appalto che dovrebbero essere state ricondotte, per quanto percepito, in un contratto quadro di manutenzione degli immobili e aree pubbliche sotto tutela. Né è stato possibile cogliere qualche dato in più nel corso della realizzazione dei lavori. Infatti, il cantiere, per tutto il tempo che è stato operativo, è rimasto sprovvisto del richiesto cartello che segnalasse l’aggiudicazione dell’appalto e i tempi di esecuzione, la denominazione dell’impresa appaltatrice, il progettista e il relativo costo dell’opera e, più specificatamente, l’indicazione della direzione tecnica e di regolare esecuzione dei lavori. Insomma un appalto in piena esecutività senza il rispetto delle prescritte vigenti norme sulla trasparenza e pubblicità previste dalla procedura per i lavori pubblici.

Peraltro, mi ha sorpreso non poco apprendere dall’annuncio clamoroso del Sindaco, come pure dell’Assessore ai LL.PP., allorchè vantavano di aver messo mano, finalmente, alla manutenzione delle vie del centro antico, che si desse inizio proprio da via S. Maria degli Angeli, un percorso stradale non certo caratterizzato da una particolare forma di degrado. Già perchè, da sempre, quel tracciato viario non è stato mai interessato da un intenso carico di traffico, per essere al margine dell’abitato antico. Un’arteria viaria che non presentava, in alcun modo, sconnessioni delle basole com’è possibile rilevare dagli scatti, appresso riportati, attinenti a un segmento stradale prima che l’impresa appaltatrice provvedesse allo smontaggio delle basole e al loro ripristino dopo il rinnovo del sottofondo.

Mentre sono noti, da qualche tempo, altre strade del centro storico che, a motivo di un più intenso traffico veicolare, presentano sconnessioni, ammaloramenti delle chianghe, e avvallamenti della pavimentazione cui si è provveduto, a più riprese, a colmare con materiale bituminoso.

Immagino che ci sarà stata una ragione plausibile, magari un’urgenza, per cui la Direzione Tecnica del Comune abbia scelto di dirottare, in prima battuta, parte del finanziamento del Progetto regionale “Strada per Strada” per i lavori su Via S. Maria degli Angeli, anziché su altra stada, senza nemmeno provvedere poi alla sistemazione completa dell’intero percorso.

E, di fatto, mi ha sorpreso enormemente che, a conclusione dell’operazione di restyling, i lavori attuati hanno riguardato solo un tratto della strada, quello che realisticamente non presentava né sconnessioni né buche alla pavimentazione. Per contro si è completamente trascurato di operare il ripristino di gran parte del basolato sul percorso terminale della strada, nella parte che fiancheggia Piazza S. Salvatore e si congiunge con Piazza Leichardt.

Le immagini fotografiche, che sono riprodotte di seguito, presentano la gravità del dissesto che da tempo è venuto a costituirsi non solo per effetto delle rotture di un gran numero di basole, ma anche a causa dello sfondamento della pavimentazione in conseguenza del cedimento del fondo stradale.

Non sarebbe stato più utile e vantaggioso puntare a ristabilire e ripristinare il tratto di strada terminale che si connette a Piazza Leichart piuttosto che sistemare il percorso lungo il palazzo dei Messere che certo non presentava sconnessioni così rilevanti?.

Comunque, lo stato in cui è la pavimentazione di quel tratto di strada non può essere lasciato così perché non solo presenta insidie e problemi per la circolazione dei mezzi, che ivi vengono posti in sosta, e degli stessi pedoni.

Giuseppe Maldarella

Un pezzo di Napoli a Taranto: il Cappellone di San Cataldo
Articolo Precedente Un pezzo di Napoli a Taranto: il Cappellone di San Cataldo
Dalla più bella prigione del Regno Unito la lettera di Julian Assange indirizzata al nuovo re d’Inghilterra
Prossimo Articolo Dalla più bella prigione del Regno Unito la lettera di Julian Assange indirizzata al nuovo re d’Inghilterra
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.