LUCCICA IL NATALE A GIOVINAZZO….MA ANCHE INCURIA E TRASANDATEZZA

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Magnifiche luminarie abbelliscono la piazza grande a Giovinazzo come anche le vie che la intersecano. Sontuose decorazioni e luci artistiche riempiono con eleganza il centro storico, quasi a rendere magico il contesto ambientale per una visone paesistica da favola. Un gran progetto artistico ideato per un propizio richiamo a scopo turistico-commerciale.

Basta, però, girare l’angolo e, subito, quel senso di magia scompare tanto da far perdere l’atmosfera del tanto atteso periodo festivo di dicembre. Punti della città più prossimi agli spazi addobbati di luci e ghirlande si presentano indecorosi.

Solo qualche illustrazione a dimostrazione che non sono gli addobbi natalizi a dare l’immagine reale del borgo, anche se fanno da vivace attrazione e da convincente invito ad ammirarli, ma solo  l’ordine e di decoro dei luoghi cittadini, più in vista, danno qualità, non solo estetica, ma anche apprezzabile godibilità del paesaggio civico.

Si osservi la balconata che delimita la piazza porto con vista sull’intera insenatura della cala. Sin dall’estate una transenna gialla della Polizia Urbana è posta fra due pilastrini di muratura, a tutela della pubblica incolumità, in sostituzione dell’elemento di gisa della balaustra, che legava i due pilastri, andato rovinato. Forse necessita un appalto pubblico per rimediare all’inconveniente con il ripristino di un tubolare metallico?

Anche quest’anno si è voluto delimitare con un filare di luci, posto in cima all’intero complesso edilizio storico, prospicente via Marina, che consente l’affaccio sul porticciolo. Un’originale scenografia urbana che invita a percorrere l’intero tratto stradale che dà visione panoramica sul mare fino all’orizzonte ove si stagliano le sagome delle altre città del nord barese, oltre naturalmente anche alla nostra riviera di ponente.

All’epoca del restauro di quel percorso paesaggistico, inaugurato con tanta fanfara, dopo i contrastati veti al progetto originario da parte dell’Associazione Pro-Loco, fu installato a terra, in fregio al marciappiede un impianto di luci segnapassi. Appena qualche mese dall’inaugurazione quell’arredo urbano luminoso, per gran parte del tratto stradale, non funzionava più. E d’allora è rimasto spento. Non ci si è mai curati di ridare funzionalità all’intero apparato che pure avrà avuto un certo costo.

Possibile che imboccando via Marconi, lungo tutto il fronte dell’edificio dell’ex Istituto Vittorio Emanuele II, transennato con recinsione metalliche da cantiere sin dall’estate scorsa, non ci si sia accorti della folta vegetazione spontanea che è venuta a nascere. Né sembra impressioni quanta immondizia si è ivi accumulata intorno agli elementi di cemento cui sono innestate le transenne a tratti anche ripiegate con grave rischio per la circolazione stradale, mancando, peraltro, specifici cartelli  indicatori dell’ingombro stradale.

Come definire poi l’indecoroso stato delle aiuole che fungono da rotatoria stradale? Se ne prospetta una sola di quelle aree, quella di piazza Risorgimento davanti alla Stazione ferroviaria. Il bigliettino da visita della cittadina.

Giuseppe Maldarella

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