NON C’E UNA STAZIONE, A GIOVINAZZO, PER LA RICARICA DI VEICOLI A TRAZIONE ELETTRICA

  • 0
  • 494 visualizzazioni

Può capitare di essere fermato per strada da un automobilista che ti chieda di indicargli una stazione di servizio, a Giovinazzo, ove poter ricaricare l’auto elettrica. Non puoi far altro che rispondere che in centro non è stata mai installata una colonnina per la ricarica degli automezzi elettrici e che per un tale approvvigionamento bisogna raggiungere le città del circondario.

Potrà sembreare strano, ma è proprio così! Bisogna spostarsi a Molfetta per rifornire la propria auto di energia elettrica.

Non si può certo dire che non sussistono concrete possibilità per installare impianti per la ricarica elettrica dei veicoli, in apposite aree di sosta aperte al pubblico, che in aree private.  La Legge 11 settembre 2020, n. 120 di conversione del D.L. 16 luglio 2020, n. 76 (cosiddetto Decreto Semplificazione), recante misure urgenti per l’innovazione digitale, al III Capo (green economy) del Titolo IV, contiene l’art. 57, che tratta della “Semplificazione delle norme per la realizzazione di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici”. Con tale disposivo è stata definita la procedura per la creazione d’infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in aree di sosta, sia aperte al pubblico, stabilendo per queste il principio del libero accesso non discriminatorio, che in aree private. E, quindi, è così tracciata la procedura per la relativa attivazione, in ogni territorio comunale, di una rete di punti di fornitura di energia elettrica per autoveicoli.

A Giovinazzo questa norma non è stata per niente presa in considerazione per cui non sono state poste in essere concrete iniziative perché si consentisse l’installazione di colonnine di erogazione elettica in aree di sosta e di parcheggio pubblico, come accaduto in varie città.

Ma quello che più sorprende è che il Comune, durante il mandato del Sindaco Depalma, già nel 2018, ebbe a dotarsi di un “Piano per la Mobilità Elettrica 2018-2020” (PCME), che, oltre ad definire una regolantazione con precise indicazioni operative per l’insediamento di detti impianti, aveva individuato, perfino, gli spazi pubblici, da dare in concessione a un operatore privato, per ivi impiantarvi, in fasi progressive, colonnine per l’erogazione di energia elettrica per l’alimentazione di autoveicoli. E, a distanza di qualche tempo, a seguito della decisione di Giunta, n.34 del 5 marzo 2020, fu pure dato corso a un bando di gara pubblico per assegnare, le aree individuate, in concessione e attrezzarle con i necessari impianti di rifornimento di elettricità in modo indifferenziato a tutti i clienti. La procedura concorsuale si è pure conclusa, ormai due anni fa, il 6 maggio 2021, risultando aggiudicatario del servizio l’unico operatore economico che aderì al bando, la S.r.l.s. CG SERVICE in Puglia di Giovinazzo. Sta di fatto che, a riscontro di tale affidamento in via amministrativa, non pare sia seguito un contratto di concessione del servizio né, tanto meno, si è dato luogo a installare gli impianti di erogazione di energia negli spazi pubblici segnalati nel PCME.

Impianto installato su un area di sosta pubblica in base al Decreto Semplificazioni in un comune della regione Marche

Ma, per questa inamissibile insolvenza, non saprei se dell’organo di potere o di quello di direzione amministrativa, rimango ancor più esterefatto ricordando il diktat dell’allora Sindaco Depalma, che volle, ad ogni costo, fosse approvato il controverso Piano Comunale per l’Energia in un clima di acceso dibattito con l’opposizione, in seno alla seduta del Consiglio Comunale del lontano 31 agosto 2018. Il Piano per la Mobilità Elettrica, approntato nel giro di appena quindici giorni, nell’agosto 2018, dalla Soe. Coop. “Il Girasole”, con un costo di € 22.570,00 (D.D. di affidamento incarico n.179 del 16.08.2018), fu portato, infatti, urgentemente all’esame del Consiglio Comunale, senza aver consultato, come da regolamento vigente, la competente Commissione Consiliare. Ragion per cui fu approvato dai soli Consiglieri della maggioranza, avendo gli esponenti dell’opposizione abbandonato il consesso per protesta, dopo un’aspra azione di contrasto al provvedimento stesso, nel tentativo di far rilevare l’illegittimità della procedura approvativa, messa in atto per la circostanza.

E proprio a questo riguardo oserei invitare gli amministratori, oltre ai lettori, di rileggere, anche per sommi capi, l’esposizione introduttiva che l’Assessore ai LL.PP. fece al Consesso civico del 31 agosto 2018, presentando il Piano Comunale e, soprattutto, la lunga e articolata relazione illustrativa dell’ing. Pasquale Castellano della Soc Coop. “Il Girasole”, che aveva redatto il Piano, circa l’indispensabilità di una rete comunale di erogazione dell’energia, allo scopo di incentivare la diffusione della mobilità sostenibile. Tanto perché si possa realisticamente considerare quanto improvvida sia l’inosservanza del Decreto Semplificazione per ciò che riguarda l’installazione dei punti di ricarica elettrica in aree pubbliche di sosta, ma soprattutto l’inspiegata mancata assegnazione alla S.r.l.s. CG SERVICE degli spazi di cui al bando di gara conseguito alla sofferta approvazione del PCME.

Ma tanta indifferenza alla realizzazione della rete comunale di ricarica elettrica trovo sia possibile dedurla dalle stesse motivazioni riportate nella delibera consiliare n. 42 del 31.08.2018 con cui si approvò il Piano Comunale medesimo.  Infatti, quel Piano fu imposto dalla Direzione Regionale “Viabilità sostenibile e Vigilanza TPL” che condizionò, con formale nota n. 179 del 13.07.2018, l’erogazione del contributo di € 235.434,83 destinati alla costruzione della ciclostazione “Franco Ballerini”, in base al Bando POR Puglia 2014-2020 Asse IV –Azione 4.4., all’adozione del PCME medesimo.

Da qui la necessità di disporre, senza ritardi, della decisione del Consiglio Comunale di dotare il Comune del PMCM, senza il quale non si sarebbero potuto acquisire le risorse economiche per l’appalto della costruzione della ciclostazione

Ebbene la ciclostazione, pur ultimata già nell’agosto 2020, ancora non è funzionante al servizio di beke sharing per cui fu chiesto il finanziamento, così lo stesso progetto di una rete comunale di ricarica per i veicoli elettrici, giace su qualche scaffale della Direzione Urbanistica Comunale.

Non è certo questa la miglior forma di tributo al campione di ciclismo, Franco Bellarini, ricordato con la targa posta all’ingresso della velostazione che la si volle a lui dedicata.

Giuseppe Maldarella

Immagine in evidenza:   Cartina allegata alla redazione del PCME (Piano Comunale della Mobilità Elettrica), elaborato dalla  Soc. Coop. “Il Girasole” di Bitonto (Ba) e approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 31 agosto 2018.

                                   

 

 

 

 

 

 

 

Racconti dalla Puglia abbandonata – Gli antichi frantoi ipogei
Articolo Precedente Racconti dalla Puglia abbandonata – Gli antichi frantoi ipogei
MotoGP: Pecco Bagnaia non fa sconti e vince il Gran Premio d’Italia
Prossimo Articolo MotoGP: Pecco Bagnaia non fa sconti e vince il Gran Premio d’Italia
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.