MotoGP: in Thailandia il nuovo “braccio di ferro” tra Bagnaia e Martin

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La penultima tripletta di gare si concluderà questo fine settimana. Il Motomondiale fa tappa a Buriram per il Gran Premio di Thailandia. Costruito nel 2014, il Chang International Circuit ha ospitato il Mondiale Superbike dal 2015 al 2019, mentre è entrato nel calendario dei prototipi nel 2018. Quella di quest’anno sarà la quarta edizione del GP thailandese essendo che le edizioni 2020 e 2021 sono state cancellate dall’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19.

Gli ultimi due weekend hanno sorriso a Francesco Bagnaia. Il secondo posto di Phillip Island è come oro per la classifica di Pecco: il leader del campionato ha infatti incrementato il suo vantaggio nei confronti di Jorge Martin. L’italiano comanda con 366 punti, il madrileno insegue a quota 339. Sfumata la vittoria in Australia, Martin avrà grande voglia di rivalsa su una pista dove però non ha ottenuto alcun podio. Tutt’altro legame quello tra la pista asiatica e Bagnaia: il piemontese ha vinto nel 2018 in Moto2 ed è giunto terzo lo scorso anno in top class.

Nonostante la debacle di Martin nell’ultimo giro, Pramac Racing ha festeggiato il primo successo di Johann Zarco in MotoGP. Il transalpino si è così sbloccato in top class e saluterà la squadra di Paolo Campinoti a fine anno senza il rimpianto di non aver mai trionfato. In due partecipazioni a Buriram, Zarco è sempre stato ai piedi del podio (5° nel 2018 e 4° nel 2022).

Sesto è stato il piazzamento di Enea Bastianini lo scorso anno. Il ducatista non ha ottenuto alcun risultato di rilievo su questo tracciato. Andrà a caccia della gloria il duo del team VR46 Racing: Marco Bezzecchi non ha ancora detto addio al sogno iridato, Luca Marini invece vorrà restare nei primi dieci del mondiale.

Chi in passato ha già assaporato la vittoria in Thailandia è Fabio Di Giannantonio. Infatti il romano nel 2018 ha vinto in Moto3 e in più viene dal primo podio in MotoGP ottenuto in Australia. Diggia sta attraversando un momento positivo in pista, chissà che non lo possa aiutare a trovare una sella per il 2024. Il suo compagno di squadra Alex Marquez è tornato in azione lo scorso sabato e vorrà migliorare le sue sensazioni in moto.

Con due edizioni vinte, Marc Marquez è il più vincente della storia del tracciato thailandese. Nel 2019, il Cabroncito ha festeggiato il suo ultimo titolo iridato. Joan Mir non era presente lo scorso anno a causa di un infortunio, quest’anno andrà alla ricerca della quadra in sella alla Honda. La casa giapponese deve però fare i conti con il forfait di Alex Rins: il team LCR dunque gareggerà con il solo Takaaki Nakagami.

La progressione è l’obiettivo dell’Aprilia. La casa veneta vuole salire per la prima volta sul podio in Thailandia. Aleix Espargaro non ci è mai riuscito, Maverick Viñales lo ha raggiunto nel 2018 con Yamaha. Ma lo scorso anno, in condizioni di bagnato, ha vinto un attuale pilota di Noale: si tratta di Miguel Oliveira, che non vorrà sfigurare in questa edizione.

Oliveira nel 2022 ha vinto con KTM prevalendo sul suo sostituto Jack Miller. Quest’anno l’australiano cercherà di migliorare la posizione al traguardo, stesso obiettivo di Brad Binder che invece è stato secondo nel 2019 in Moto2. I piloti del team GASGAS Factory Racing Tech3 Pol Espargaro e Augusto Fernandez vorranno tornare in top ten.

A Phillip Island, Fabio Quartararo è tornato in alta marea (14° al traguardo davanti a Marquez). A Buriram il Diablo ha la chance di migliorare l’ultima prestazione. Se il francese piange, Franco Morbidelli non ride: solo diciassettesimo in Australia. Adesso però le attenzioni della Yamaha sono tutte rivolte al Chang.

In Thailandia giunge il primo match point per Pedro Acosta. Il murciano arriva a Buriram con 56 punti di vantaggio sul vincitore di Phillip Island Tony Arbolino. Per avere la matematica certezza di essere incoronato campione del mondo della Moto2, il pilota KTM dovrà guadagnare 19 punti sul rivale. Come detto, Arbolino ha vinto in Australia e caso vuole che ha vinto anche in Thailandia lo scorso anno. Per quanto il favorito sia lo spagnolo, non è ancora detta l’ultima parola con l’italiano in pista.

Sempre aperti i giochi in Moto3. Grazie al secondo posto di Phillip Island, Ayumu Sasaki si è avvicinato notevolmente a Jaume Masia in classifica. Adesso il nipponico è secondo con 213 punti, a -4 dallo spagnolo ottavo al traguardo. Si è staccato Daniel Holgado, solo tredicesimo e per giunta caduto durante il giro di schieramento. Adesso il pilota KTM è terzo con 195 punti, mentre Deniz Ӧncü con il successo di domenica ha agganciato David Alonso al quarto posto con 180 punti. I colpi di scena nella classe leggera non finiranno mai.

Foto: mowmag.com

Paolo Gabriel Fasano

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