Motomondiale senza sosta: si vola in Australia

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Lo spettacolo del Motomondiale si sposta in Oceania per il Gran Premio d’Australia. Il circuito di Phillip Island è uno dei più belli al mondo in quanto in ogni stagione garantisce gare meravigliose e imprevedibili: per queste ragioni la tappa australiana è una delle più attese dell’anno. Sarà l’occasione per vedere come andrà la lotta per il titolo mondiale in MotoGP.

Già, perché Pecco Bagnaia domenica scorsa ha sì vinto il GP dell’Indonesia ma 24 ore prima ha dovuto cedere il comando della classifica iridata a Jorge Martin, vincitore della sprint. Peccato che lo spagnolo è caduto in gara, vanificando quanto ottenuto nella garetta. Tuttavia non è ancora finita con cinque gare al termine della stagione. In Australia, Bagnaia è salito sul podio lo scorso anno (terzo), mentre Martin si è piazzato tra i primi tre nel 2017 in Moto3 e nel 2019 in Moto2. Attualmente l’italiano conduce con 346 punti seguito dallo spagnolo che è a quota 328.

Dietro Bagnaia a Mandalika è giunto Maverick Viñales. Top Gun ha interrotto un digiuno dal podio che durava da Montmelò, peccato che per quanto visto tra qualifiche e passo gara l’Aprilia si aspettava di vincere con lui o con Aleix Espargaro, finito per terra nel corso della sprint e decimo al traguardo domenica a causa di una scelta di gomme sbagliata. Al catalano il compito di migliore quanto ottenuto lo scorso week end.

Fabio Quartararo per poco non ha soffiato il secondo posto a Viñales in Indonesia. Il francese sta guidando al di sopra delle sue possibilità una Yamaha sempre meno competitiva. Phillip Island è un tracciato dove la potenza del motore conta meno rispetto ad altre piste: chissà se il Diablo non possa regalarsi altre soddisfazioni. Il suo compagno di squadra Franco Morbidelli vorrà uscire dalle zone basse su un tracciato in cui è salito sul podio in due occasioni in Moto2.

Attenzione a Marc Marquez: lo spagnolo ha vinto ben quattro volte a Phillip Island, dunque sarà da tenere d’occhio. Ufficializzato il suo passaggio in Gresini Racing, l’otto volte iridato vuole chiudere in bellezza la sua avventura in Honda. Per giunta i tre trionfi ottenuti in MotoGP li ha conquistati in anni dispari (2015, 2017 e 2019): sono solo statistiche, ma mai dire mai.

In Australia Joan Mir ha celebrato con una vittoria il suo titolo iridato in Moto3 nel 2017. Il maiorchino va alla ricerca di una luce in fondo al tunnel, nella speranza che le cose in HRC possano cambiare.

Enunci KTM e non puoi non nominare il padrone di casa Jack Miller. L’australiano ha iniziato bene il 2023 per poi avere un calo in termini di risultati: l’aria di casa lo aiuterà a risalire. Per non parlare del suo compagno di squadra Brad Binder, tre volte vincitore del GP nelle classi minori. Il sudafricano in Indonesia è stato buttato per terra da Espargaro nella sprint, mentre in gara ha avuto un contatto con Marini (finito per terra) e in seguito con Oliveira beccandosi ben due long lap penalty: ciononostante ha collezionato un sesto posto.

Da non sottovalutare i piloti indipendenti: detto di Martin, Marco Bezzecchi e Luca Marini sono stati protagonisti di un fine settimana stoico in Indonesia. Il duo del team VR46 Racing affronterà la gara australiana con meno dolore. Alex Rins ha vinto lo scorso anno davanti a Marquez e Bagnaia: rientrato domenica dopo il Mugello, lo spagnolo cercherà di risalire la classifica in questi ultimi gran premi prima di passare in Yamaha nel 2024.

Fabio Di Giannantonio vuole proseguire il suo momento positivo: reduce dal quarto posto di Mandalika, Diggia deve confermarsi nelle prime posizioni per trovare una sella in top class il prossimo anno. Da capire invece se sarà della corsa il suo compagno di squadra Alex Marquez, ancora alle prese con un infortunio alle costole.

In Moto2, Pedro Acosta ha vinto in Indonesia e punta a ottenere il bottino pieno anche in Oceania. Lo scorso anno, alla prima volta sul layout australiano, è arrivato secondo dietro Alonso Lopez. Gli unici piloti ancora matematicamente in corsa sono Tony Arbolino e Jake Dixon, rispettivamente a -65 e a -105 dal murciano che guida la classifica con 277 punti. Sarà dura per i due mettere pressione allo squalo di Mazarrón.

Più aperta la contesa in Moto3. Con il sesto posto di domenica, Jaume Masia ha approfittato del fine settimana negativo dei suoi avversari più diretti Ayumu Sasaki e Daniel Holgado. Il pilota Honda comanda con 209 punti, il giapponese e lo spagnolo inseguono con 193 e 192 lunghezze. E nel frattempo si è avvicinato il quarto in classifica David Alonso, secondo in Indonesia e adesso a quota 180: nulla è ancora deciso.

Foto: motogp.com

Paolo Gabriel Fasano

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