Nella giornata odierna, 18 maggio 2024, il sessantacinquenne trentino Chico Forti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike nel 2000, arriverà all’aeroporto militare di Pratica di Mare per poi essere portato nel carcere di Verona dopo la lunga detenzione nel carcere dello Stato della Florida e il successivo trasferimento presso una struttura federale dell’Immigration and Constoms Enforcement.
Forti è nato a Trento nel 1959, ha dedicato parte della sua vita allo sport, in particolare al windsurf, e negli anni 90 si trasferisce in Florida dove intraprende un percorso da presentatore televisivo e intermediario immobiliare, fino al 1998, anno in cui risulta essere coinvolto nell’omicidio di Dale Pike figlio di Anthony Pike, dal quale Chico Forti stava acquistando il Pikes Hotel, a Ibiza, venne trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami. Forti si è sempre dichiarato innocente e, nonostante la mancanza di prove in un processo pieno di buchi, il 15 giugno del 2000 viene condannato all’ergastolo.
Il legale difensore newyorkese Joe Tacopina ha definito il caso «il più grande errore giudiziario mai visto, non ci sono prove, non c’è movente»; secondo avvocati e familiari
sarebbe stato incastrato per un suo documentario relativo all’omicidio di Gianni Versace in cui Forti parla di un possibile depistaggio relativo all’assassinio dello stilista nell’identificazione del colpevole.
È importante riconoscere il ritorno in patria di Forti un successo dell’Italia, come paese atlantista, e del lavoro svolto dal nostro Ministero degli esteri per i suoi cittadini.
Francesco Saverio Masellis
