“Non succede niente di buono dopo le due di notte”

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Era il 19 settembre del 2005 quando andava in onda la prima puntata di una delle serie televisive che sarebbe diventata l’emblema delle sitcom americane, How I met Your Mother, nota in Italia come “E alla fine arriva mamma”.

Spumeggiante, ironica,significativa e mai scontata né banale, HIMYM è sin da subito entrata nel cuore dei telespettatori, ricevendo svariati riconoscimenti e profilandosi per ben 9 stagioni, per un totale di 208 episodi.

L’intera trama viene ad articolarsi in maniera organica mediante il racconto del protagonista indiscusso della sua stessa storia, Ted Mosby, architetto affermato e padre di famiglia, che racconta ai propri figli come ha conosciuto la sua anima gemella.

A fare da cornice a queste fallimentari vicissitudini newyorkesi, c’è il McLaren’s, il punto di ritrovo di Ted e della sua combriccola , all’interno del quale si animano gli episodi più significativi dell’ intera serie.

A fare capolino nelle prime scene sono i componenti di una delle coppie che maggiormente ha segnato i telespettatori statunitensi: Lily  e Marshall.

Maestra d’asilo con una vivida inclinazione per l’arte, Lily Aldrin è una ragazza prima, e una donna poi, in grado di anteporre se stessa al ruolo che le viene affidato per conto degli altri.

In continua ricerca di un posto nel mondo, il suo punto fermo altro non è che Marshall, l’amore del college nato da un colpo di fulmine , capace di resistere e rafforzarsi nel tempo e mai scontato nella sua spontaneità.

Marshall Eriksen, d’altro canto, è un ragazzo brillante, studente di giurisprudenza che cerca di orchestrare la prova vita nei migliori dei modi, equilibrando una grande ambizione ad una spiccata consapevolezza delle proprie capacità.

A fare da contraltare ai personaggi che meglio rappresentano l’essenza dell’amore vissuta nella sua componente più innocente, c’è Barney Stinson.

Don Giovanni dai capelli biondi e occhi azzurri, è colui che, nella sua amoralità ed egocentrica spensieratezza, è in grado di tenere saldo e coeso il gruppo.

Carismatico, magnetico, dotato di un camaleontico sex appeal, il personaggio di Barney andrà in contro ad un graduale processo di maturazione quando scoprirà ciò che i suoi colleghi hanno ormai sperimentato da tempo, ovvero l’amore per il prossimo.

E, infine, ultima , ma non per importanza, colei che smuove le redini della storia, l’incipit effettivo delle vicende rocambolesche raccontate dal giovane architetto single: Robin Sherbatsky, canadese da poco giunta nella grande mela per coltivare il suo sogno da giornalista.

Seducente e volitiva, imparerà che i sentimenti sono componente umana della vita e non bisogna, pertanto, rigettarli poiché non indeboliscono, bensì umanizzano in tutto e per tutto.

Alla trafila di avventura che caratterizzano i giovani fanno da cassa di risonanza  argomenti di vario genere che rispondono agli scenari più disparati: dal valore della amicizia alla caducità della vita, dalla soddisfazione amorosa alla vana speranza, dal senso di appartenenza alla dolorosa solitudine.

Designata da molti come l’erede della serie TV cult  di fine XX secolo, FRIENDS, HOW I MET YOUR MOTHER è un’ottima serie TV per tutti colore che vogliono sperimentare sulla propria pelle quale sia la differenza tra vivere ed esistere.

Raffaello Quarto

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