In un gesto che unisce spiritualità e rispetto per le diversità culturali, le autorità di Teheran hanno recentemente inaugurato una nuova stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria, nota in persiano come Maryam-e Moghaddas. Questa iniziativa non solo onora una figura centrale nella tradizione cristiana, ma riflette anche il riconoscimento della presenza della minoranza cristiana in Iran, in particolare quella armena.
La stazione si trova nel cuore di Teheran, di fronte alla Chiesa armena di Santa Maria e vicino alla cattedrale armena di San Sarkis, in un quartiere noto per la sua vibrante comunità cristiana. La scelta di dedicare una stazione a Maria non sorprende, considerando la sua venerazione anche nell’Islam, dove è riconosciuta come madre del profeta Gesù (Issa). Nel Corano, Maria è citata in tre Sure, e il suo ruolo è celebrato per la purezza e la benedizione che le sono state conferite.
La stazione, la venticinquesima della linea 6 della metropolitana, è decorata con bassorilievi e murali che raffigurano scene sacre, tra cui la Madonna con il Bambino Gesù e simboli cristiani come la colomba dello Spirito Santo. Questi elementi artistici sono stati creati dalla scultrice iraniana musulmana Tina Tarigh Meher, che ha sottolineato l’importanza di ogni dettaglio scolpito, legato alla storia cristiana.
Il sindaco di Teheran, Alireza Zakani, ha descritto la stazione come un tributo alla coesistenza delle religioni divine, in un Paese dove la diversità religiosa è spesso messa in discussione. Questo gesto è interpretato da alcuni come un segnale di apertura verso l’Occidente, voluto dal presidente riformista Masoud Pezeshkian, mentre altri lo vedono con scetticismo, considerando le difficoltà affrontate dalle minoranze religiose in Iran.
L’arcivescovo di Teheran, Dominique Joseph Mathieu, ha espresso la sua speranza che i passeggeri possano percepire, attraverso i bassorilievi e la statua di Maria alta 2,5 metri, uno sguardo amorevole che rappresenta la vicinanza di Dio all’umanità. Questo messaggio di unità e fratellanza è particolarmente significativo in un contesto dove le divisioni religiose possono generare tensioni.
La dedica di una stazione della metropolitana alla Vergine Maria non è solo un atto simbolico, ma un richiamo alla storia persiana, che ha visto il rispetto per le culture e le tradizioni delle minoranze religiose. Durante la dinastia safavide, molte chiese furono restaurate, e gli armeni giocarono un ruolo cruciale nella costruzione di Isfahan, capitale dell’epoca.
La nuova stazione, profonda 34 metri e con una superficie di circa 11.000 metri quadrati, rappresenta anche un notevole progetto ingegneristico, con oltre 100.000 metri cubi di terra scavati per la sua realizzazione. La sua apertura è un passo significativo verso la valorizzazione delle diversità culturali e religiose in Iran, un Paese che continua a cercare un equilibrio tra tradizione e modernità.
L’inaugurazione della a Teheran è un evento che trascende il semplice trasporto pubblico. È un simbolo di rispetto, dialogo e apertura, un invito a riconoscere e celebrare le differenze che arricchiscono la società iraniana. In un mondo spesso segnato da conflitti religiosi, questo gesto rappresenta una luce di speranza per la coesistenza pacifica tra le diverse fedi.
Antonio Calisi









