Al via i restauri della Chiesa della Santa Trinità di Kirants e del complesso monastico di Srvegh

Nella Repubblica d'Armenia sono in corso i restauri di storici complessi monastici

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Chiesa Santa Trinità di Kirants (fonte: Comunicato del Ministero della Cultura della Repubblica d’Armenia)

Un passo importante è stato compiuto nella salvaguardia del patrimonio culturale dell’Armenia: grazie a finanziamenti statali, sono iniziati i lavori di restauro di due dei più importanti monumenti storici della provincia di Tavush. Il Ministero dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport sta coordinando sforzi sistematici per la rinascita della Chiesa della Santa Trinità di Kirants e del complesso monastico di Srvegh.

Il monastero di Srvegh, o Srvegh Vank, è un complesso monastico medievale armeno parzialmente in rovina, situato 3 chilometri a sud-ovest del villaggio di Aygehovit, nella provincia di Tavush, in un luogo chiamato “Khachi Tak“. Il complesso risale al XIII secolo ed è un esempio unico dell’architettura ecclesiastica armena. La chiesa principale del complesso è una sala con cupola, costruita in mattoni cotti.

Il complesso è iscritto nell’elenco statale dei monumenti immobili della storia e della cultura dell’Armenia come bene di importanza nazionale. Il complesso in mattoni si distingue per la sua unicità nel panorama dell’eredità architettonica armena.

Durante le numerose visite degli esperti del Ministero, è stato discusso in dettaglio lo stato di avanzamento dei lavori di restauro avviati nella chiesa di Surb Astvatsatsin (Santa Madre di Dio). Particolare attenzione viene dedicata all’esecuzione sistematica dei complessi interventi di consolidamento, riparazione e restauro.

Alle riunioni di lavoro partecipano il capo dell’amministrazione di Aygehovit, i rappresentanti delle imprese appaltatrici, nonché esperti di controllo tecnico e supervisione autoriale. Questo approccio multilaterale garantisce l’alta qualità dei lavori e l’accuratezza storica.

La Chiesa della Santa Trinità situata nel villaggio di Kirants, nella provincia di Tavush, è un altro importante monumento, il cui restauro è finanziato dallo Stato. Gli specialisti del Ministero hanno discusso nel dettaglio le modalità di realizzazione del campanile, che accrescerà il valore funzionale e simbolico della chiesa.

Il restauro di questi due monumenti dimostra quanto lo Stato attribuisca importanza alla conservazione del patrimonio culturale. Il restauro dei monumenti medievali non solo preserva la memoria storica, ma favorisce anche il turismo culturale nella regione.

Il progetto di restauro dei monumenti di Srvegh e Kirants è diventato un simbolo della vita culturale della provincia di Tavush. Gli investimenti a livello statale dimostrano che l’Armenia dà priorità alla conservazione del suo ricco patrimonio architettonico e alla sua trasmissione alle future generazioni.

Una volta completati i lavori di restauro, questi monumenti diventeranno centri espositivi fondamentali della cultura e della storia armena non solo a livello locale, ma anche internazionale.

Sebbene questi interventi di restauro fossero certamente programmati da tempo, assumono oggi un significato simbolico ancora più profondo, poiché si collocano in un contesto di crescente tensione sociale e politica. Nelle ultime settimane, infatti, il governo armeno è stato oggetto di critiche da parte delle opposizioni, che lo accusano di mettere in discussione il ruolo storico e identitario della Chiesa Apostolica Armena. In tale scenario, la decisione di destinare risorse statali significative al recupero di due importanti monumenti religiosi medievali appare non solo come un atto di tutela del patrimonio culturale, ma anche come una risposta concreta a tali polemiche.

Il restauro della Chiesa della Santa Trinità di Kirants e del monastero di Srvegh diventa così un gesto tangibile che riafferma l’impegno del governo armeno nella salvaguardia dell’identità spirituale e culturale dell’Armenia, dimostrando attenzione verso le radici religiose del paese, ma tuttavia ponendosi contrario alla attuale leadership della Chiesa Apostolica Armena. Al di là della loro funzione liturgica, questi monumenti rappresentano infatti pilastri della memoria collettiva armena, e la loro rinascita testimonia una volontà di continuità e dialogo tra istituzioni statali e tradizione ecclesiastica.

Carlo Coppola

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