Carissimi tutti , rinnovando i più sinceri auguri di una Pasqua rinnovatrice nel segno della speranza cristiana, con questa seconda domenica entriamo a pieno nella cinquantina pasquale che ci accompagnerà fino alla solennità di Pentecoste.
Siamo all’ottava del solenne giorno di Pasqua , è la domenica in albis e nello stesso tempo dal 2000 per volontà del Papa San Giovanni Paolo II è questa la domenica della Divina Misericordia. Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole di Cristo che si rivolge agli apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Inoltre, imploriamo il Signore di concederci “unità e pace secondo la sua volontà” e di donare “la pace ai nostri giorni” oggi più che mai.
Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurò la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero. Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha portato la pace nell’anima inquieta dell’uomo. L’anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio è il fondamento della pace tra gli uomini. Liberato dalla schiavitù del peccato, l’uomo è in pace, ha l’anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri. È partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi ad essa, che si può stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini, in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi al suo popolo unico. Ma veniamo al Vangelo odierno ed ecco il protagonista Tommaso il gemello (detto Didimo). Tommaso non crede al racconto degli altri discepoli ma, otto giorni dopo, quando ancora una volta, nel primo giorno della settimana, la Domenica, il giorno del Dominus, del Signore, la comunità è riunita, Gesù si fa vedere ancora, sta nuovamente in mezzo a loro, rivolge a tutti il saluto di pace e mostra a Tommaso le mani bucate e il costato trafitto, i segni della passione nel suo corpo ora trasfigurato. Tommaso, dinanzi al Crocifisso Risorto, ora vede e crede e fa la sua professione di fede: “mio Signore e mio Dio!” Gesù gli dice: “Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.
Chiediamo al Signore Risorto che, con la sua Misericordia, aumenti la nostra fede in Lui.
Buona Domenica.
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