Con l’inizio del nuovo anno sociale la sede locale dell’Associazione Italiana Amici del Presepio è pronta a dare il benvenuto ai nuovi iscritti. Chiunque volesse iscriversi o ricevere maggiori informazioni, come precisato dai soci, può scrivere alla pagina facebook.
Un nuovo inizio dopo un 2020 difficile per gli appassionati dell’arte presepiale che, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono visti “derubati” della loro realtà sociale e della mostra in presenza, divenuta quest’anno solo virtuale. C’è stato però qualcosa di buono anche durante le festività appena trascorse: la riscoperta del presepe da parte di molti.
«Visitando i numerosi gruppi di appassionati in rete- dichiara il segretario dell’associazione Giuseppe Lobasso- ho notato che quest’anno c’è stato un incremento di neofiti. Diversi anche i messaggi che abbiamo ricevuto: c’è stato chi ci ha chiesto consigli sulla colorazione e chi sulla scenografia. L’aspetto più importante è avere un’idea precisa della Natività che si vuol creare e far partire la realizzazione dell’intero presepe dai personaggi: è dalle loro dimensioni e dal periodo storico a cui appartengono che scaturiscono le caratteristiche della struttura e di tutta l’ambientazione circostante. Solo così si può creare un presepe proporzionato e coerente. E se si sbaglia qualcosa, poco importa: perché solo commettendo gli errori è possibile migliorare le proprie abilità».
Abilità che migliorano anche con l’esercizio durante i corsi che però, causa l’emergenza sanitaria in corso, non potranno riprendere a breve.
«Ci auguriamo, pandemia permettendo, di poter ricominciare nel periodo estivo. Nel frattempo continuiamo a pubblicare sulla nostra pagina social i tutorial sulle nozioni basilari e sulle novità emerse nell’ultimo periodo. L’arte presepiale, pur essendo legata alla tradizione, muta con il passare del tempo. Basti pensare all’ormai sempre più frequente uso del polistirene: un materiale che, sia per leggerezza che per l’eclettica resa estetica, ha sostituito il legno e la pietra. L’intera struttura del presepe ambientato nel centro storico, allestito per le festività del 2019, era di polistirene e pesava davvero poco, considerata la grandezza dell’opera: una cosa impensabile se fosse stata realizzata con i materiali utilizzati in precedenza.
Una novità ancora più recente– precisa Lobasso- è l’uso, anche nell’arte presepiale del microsaldatore. Questo strumento, prima adoperato solo dagli elettricisti, viene utilizzato oggi anche nei presepi per incidere il polistirene con maggiore precisione: non a caso ci è servito per realizzare il rosone e altri elementi architettonici della Concattedrale».
Da qui la necessità dei corsi per acquisire sempre più padronanza delle nuove tecniche: non solo un semplice aggiornamento, ma una preziosa occasione di incontro e collaborazione per i soci dell’AIAP giovinazzese.
«Per noi i corsi e, ancora di più, gli allestimenti delle grandi opere presepiali sono momenti fondamentali di condivisione: l’aspetto che più ci è mancato e che ci manca tuttora. Prima della pandemia lavoravamo insieme ai progetti in comune ed era fondamentale la collaborazione. Ognuno di noi è più capace in qualcosa: chi nella pitturazione, chi nella lavorazione ed eravamo soliti scambiarci idee, competenze, darci una mano o anche un semplice consiglio. Ciascuno di noi metteva a disposizione degli altri le proprie conoscenze ed abilità trasmettendo e imparando contemporaneamente. Proprio per questo auspichiamo, quando sarà possibile, di accogliere non solo per i corsi, ma anche nella nostra realtà associativa chiunque volesse farne parte per salvaguardare la tradizione e condividere la passione per questa antica arte. Chiunque fosse interessato, a iscriversi o a ricevere maggiori informazioni, può scrivere alla nostra pagina facebook. I corsi potranno essere frequentati anche dai non iscritti, ma solo chi farà parte delle nostra associazione potrà partecipare a tutte le attività, compreso l’allestimento del presepe per il Natale del 2021».
L’auspicio infatti è che in futuro si possa tornare ad allestire le Natività tutti insieme e a vederle prender forma pian piano arricchite di particolari, di ritocchi e delle idee di ogni singolo socio perché in fondo è proprio la condivisione l’aspetto che più ci manca e il dono che tutti vorremmo ricevere dal 2021.
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